DIACCIO. S. m. Lo stesso che Ghiaccio. Tac. Dav. Post. 440. (C) I piaceri sono monti di diaccio, dove i giovani corrono alla china. Sagg. nat. esp. 1 75. Onde e similissima al cristallo di que bicchieri, che per l artiflziosa similitudine ch egli il ghiaccio che si scorge volgarmente diacciali. 2. Trasl. [Val.] Insensibilita. Crudel. fiim. 23. Dunque un diaccio del cuore, Un nemico d amore, Un odio, un empieta, Da te sara chiamato Col nome venerato Di bella purita. 3. Rompere il diaccio vale Essere il primo a tentare una cosa da altri non tentala, che anche dicesi Rompere il guado. V. Flos. 211. Dav. Oraz. Gen. delib. 146. (C) Le quali, rompendo io questo diacciodel mio naturale e caro silenzio, avrei volentier Celebrato. 4. Diaccio e pure quella Macchia bianchiccia e diafana come hanno col diaccio, si chiamano in alcune pietre. Targ. Tozz. G. Viag. 6. 208. (Gh.) Ve ne sono (d un certo marmo) dei pezzi assai grandi, dei quali i paesani non ne fanno caso ; ma, segati, comparirebbero alabastri agatati non spregevoli, poiche i diacci sono assai belli, con strisce concentriche di diversi colori.