DICIOTTO. Nome numerale indecl., il che si possa mai; prov, e del resto, sebbene non Nella eta di diciott anni. Fir. As. 298. Diciotto lire. [Val.] Pucc. Centil. 63. Aver la maggior fortuna quale meno piu di diciotto. 2. [M.F.] t Tener l invito del diciotto. Non si ritrarre da un impresa. Morg. Magg. 3. 71. 3. t soldi da spendere, e rivoltando si dice in modo provero, di chi « piu, non sicura, dicono 95. (M.) i. Tirar, o, piu com., Fare diciotto con tre dadi vale 77. E a Signa ne contiene otto oltre i tolto dal giuoco di tre dadi, l invito del diciotto che e tisico fradicio. La uomin fare. Malm. 9. maggior punto che si possa si disfanno, t Trar diciotto, semplicemente, vale tirato diciotto con tre dadi. tien fermo sopra una cosa, Ha Avere in una impresa, od in una occorrenza, il piu favorevole incontro che si possa sperare, o sim. Lasc. Parent. i. 10. (M.) 6. di venti Tener nel quale cel. Di chi 8. e chi ne scampa dieci. Fr. Giord. Pred. (C) meno importante, e soverchiamente loquace. Varch. Ercol. Diciotto di vino, accennando a quell ubbriacone, che, avendo non piu [t.] Fam. prov. di diciotto e il conto in piu modi, sempre al vino serbava la somma delta. 7. [M.F. ] Fra diciotto e diciannove. Equivoco plebeo per dire a uno il 2. (C) La gli Celidora, il. 38. Dicesi pure: Fra diciotto e diciannove c e la festa di S. Marcello.