t DIE. S. ni. Lo slesso che Di. FiVe Ğe/ pop. tose. Dies, Ğureo /a/. Dant. Purg. 30. (C) Voi vigilate nell eterno die. Dep. 5. Ond io del sonno di questo ovvero di quello fatto il die. Cos. canz. die, ecc., lo riprese del parlar proprio e naturale. Petr. canz. 8. 3. (C) Che quasi die. Fior. S. Frane, i. agosto il re Ridolfo... isconfisse mie. Lib. Astrol. Poni l opposito del grado del Sole, se fosse di un bel sereno a mezzo E la sera ripensando di quello che egli avea : ad ogni romore (perque dies Decani. 67. Ciii riprese Dante e del riposo l ore Dolci scemando, parte aggiunsi al die Delie mie notti... Deinb. liim. Che giunse quasi un Sole ammezzo die. [r.] Prov. Tose. 181. Aprile una gocciola il die, e spesso tutto il die. 2. f Die nel numero del piu. Slor. Semif. 18. (Mi.) In brevi die acconciaronsi in tal modo di vivere,... (E cosi altre volle.) Fav. Esop. 70. (M.) Non torri il ben d una notte quello di mille die. [Camp.] Met. xiv. Nascondetemi molti die, e tremante Voi vigilale nell eterno 4. multos). 3. Detto assolutamente alla latina invece di A. di. Cron. Ani. 147. (Mi.) Die xx di maggio morio in Viterbo papa Giovanni... E appresso: Die xxvi d 1 die Fer li; tenebre il re di Buemme. 4. Fig. [Val.] Per Fine. Lane. Eneid. 10. 628. Il suo die sta a ciascuno.