t DIECE. Nome numerale. Lo stesso che Dieci V. — Dece, in un lscr. lat. Maestruiz. 2. 2. (C) E molti, anche tutti si riducono le parole diece (invidiose dei Dant. Par. 27. Ma gli allri son misurati da questo, Siccome diece da mezzo e pesa diece volte piu che che 1 balsamo fine si e molto grave, e da quinto. Lib. Viagg. Sappiate da una onesta brigala. 2. Bocc. pr. 8. Intendo di raccontare cento novelle o favole..., raccontate in diece giorni i falsificato o maliziato. [r.j t Numero determ. per indeterm. D. 1. 25. Cessar le sue opere biece (bieche, prave di Caco ladro) Sotto prime manale era morto). E forse Gliene die cento e non senti le diece (alle la mazza d Ercole, che 3. 6. Il mosser(i7 re) a diece comandamenti di Dio. quel supremo Magistrato di Venezia questo Giusto (Romeo, del suo amministrare), Che gli assegno sette e cinque per diece (rese dodici per dieci, accrebbe l avere del re). Ar. Fur. 37. 24. Le cui vittoriose inclite prove Di ritornare in luce m incontinente al Consiglio de1 Signor nel Senato, e Scism. 47. (C) Cito a venire a Roma a giustificarsi..., a pena di scomunica, privazione del regno e di tutti i beni, e a cui dicevasi Consiglio di diece altri pregiudizii tremendi. 3. t Slor. 1.11. (ili.) Laonde i chiamo quasi sempre il Bembo cortigiani) A domandar ragione a d interdetto, e sino a Dieci. V. Dieci, § 3. Maggior diece mancanmi le nove. cosi Signor Diece gli scrissero, senza dimora o escussione alcuna fare, il Patriarcato rifiutasse. EX. 13. Nel Bernb. 1 Signor Diece, Dav. nel Collegio de Signor Diece. E 2. 29. Scrissero affatico; Ma delle Consiglio, e Diece.