EDITORE. [T.] S. m. Chi prende cura di far pubblico uno scritto. In letterati e scienziati d un [t.| Prefazione dell editore. Note dell editore. Cure dell ... di lucro. Propouesi adesso una farsi editore dell opera propria. Anco, de libri. Puo esserci de questa cura polevasi cosi nominare. V. Edizione. Vespasiano Risticci era libraio editore, l ua dirsi Editore e Ora chi stampa, segnatam. a i/iornale ; ma piu comunem. intendasi di libro di certa mole. 2. [t.| Distingueva usi un tempo, Editore, Sciupatore, Librajo. ili stampino e le cose proprie, spese, un libro si dice Editore, e chi fa stamparlo per farne commercio. una parola, di coloro che Librai editori. Anco tra stampatori e librai c e editori cbe danno, o potrebbero e recenti. 3. [t.] dotte che usavano gli editori senso yen. e in Lacan. musica; d incisioni. i. [t.] degli editori che farebbero sospettare originato il voc. non da Edo, Do, ma da Edo, Io mangio. Quel profeta mangiava libri, questi mangiano gli autori innanti la stampa, chi prendeva privali editori, non per fine Accurato, Dotto.--Puo l autore stesso Societa d Autori Editori, che brace scritto e, di sue e l un dell altro, e d altri antichi dare, e davano i giuochi ai di tempo : ma c e Nel ling. erud. per dire tutto in C e stampatori editori quelle cure amorevoli e Editore Uum.,Capitoliti, in Anton. Impose che ai piaceri del popolo romano provvedessesi forte per mezzo d editori ricchissimi.