ERASMIANO. [T.] Agg. Dal n. pr. a" Erasmo di Rotterdam, de1 Gr. mod. Quindi Pronunzia quale propose di leggere il greco la pronunzia del gr. vivente, la n come una E lunga, non come un I, al modo Eta< ista e Itacista, secondo adesso. [. Erasmiano conlr. di Reticliniano, e S. m. Erasmiano, Chi pronunzia e avv. Leggere alla erasmiana, giacche sul principio del sec. slesso il ftenchlin e vi. Non gia che pronunziando alla quale in Italia e in Francia non poche scuole xvi, il erasmiana, cosi ; dicono anche Etacismo, e il Reucliniano, Iracismo; e la pers. filologo del sec. si attengono i due modi del pronunziare la vi. DeWitacismo e traccia in Plutarco, e documento ne cod. gr. del sec. v consigliava sciogliendo i dittonghi, e questa sia la vera pronunzia de Gr. ant. ; ma almeno conforma la lettura dello scritto al greco parlato oggidi.