ESC1TA. S. f. Uscita, eh"e piu com. (V. . [Cont.] Cost. Com. Siena, ih. 1. Il capitano sia tenuto mandare per coloro ciascuno centonajo d acciajo iiij fatto, overo fatto fare, overo avere porticciuola overo alcuna intrata overo escita. 2. ij soldi gabella, e all burocratici calante credon lo seme ricogliere, Sima. La soma della cenere all entrata [Cont.] Quello che dai escita iii soldi. Stat. Gab. Lucca. Di e quali si dicono aver denari... e all escita v soldi. 5. Fine. Volg. questo mese verso l escita, segarla si semina. 4. [t.] t quell anno... venne a [G.M.] E nel senso di il. 6. Di Liv. Dee. 3. lib. 7. non per cap. 14. (Mt.) Nell escita nascere maschi, a luna nuova per pastura, ma per di Ass. Della luna e del mese. Prov. Tose. All escila brache e camicia, e all entrata la rocca e inconocchiata. (Pregiudizio di femmine, a luna dicesi spesso Esportazione. Ord. Gal). la veccia femmine.) 3. Roma. [Cont.] Pali. R. Agr. Sgarbo. M ha fatto una certa escita... una certa escitaccia... 6. [G.M.] Vale anco Tratto, Risposta arguta. Gli ha certe escite che bisogna ridere. (f« questo signif. non puo avere il pegg.)