FAUNO. dice templi a Fauno inalzali adombrava confusamente il Verbo ; Saturno , re degli monti. Ov. Fauni, silvestri numi, quale dicevasi avere accolto in Italia l Arcade Evandro ; = Ovid. Pist. 47. (C) da Latino, detto in Virg. discendente di Fauno. E Ov. [T.] S. m. N. pr. doni io canto. Sannaz. Antichissima il futuro e l Fauno da Fari, perche vaticinava agli Faunigeni i con corone di pino. — Fauni volvit sub pectore sortem. Virg. campagne e ne boschi. : Veteris E voi, plebe de Dall orig. stessa venivano il nome di Fatuo e di Fatuello. Aug. rammenta la superstizione che a Fauno reca l affanno dell Incubo. V. Fauna, mortali. Gli si davano orecchie Arcad. Egl. 5. Fauni e campi, Satiri dei boschi facondo e Lari. cosi conte Enea fu Pico, nipote di e Virg. ricorda i costumi dell ant. Italia, senza bisogno di leggi, per innocenza composti a liberta d figlio di Mercurio , "dio Dio Semicapro : Coronato il cornuto capo popoli del Lazio. ignoto, come Feste gli si facevano tradizione il. in questo Silvani nelle del fatale nel princ. della Georg, invoca offre un capretto. 3. [t.] Fauni, Pani, Satiri, Silvani, figli di Fauno 0 di Saturno. — Fauni e Pani divinita de accolto Li Satirelli che sono campestri, Seguir le Ninfe. Eran creduli Regno dopo Pico; il Satiri, fratelli loro. E : Fauna alle femmine, [t.] Onde numi, Fauni e Satiri e inventar della lira, Figliuolo di uguaglianza. Poi Fauno divenne {Ov.) iddii delli boschi, e li Fauni che sono iddii de campi. Guid. G. Molti Satiri. e Fauni bicorni. [T.] Virg. avvenimento d Enea Hor. gli i Fauni e le Driadi giovanette. 1 vostri in Etruria, e Sii. uomini in dicembre e in febbraio Silvani delle selve ne Aborigeni. § 1. 2. [t.] lunghette e coda : forma pero men bestiale che a Satiri.