, FELICITA. IT.] S. f. Nel senso piu allo. (Rosm.) E il godimento leggere nel tempo e nel 7. 10. (C) Cavale. La felicita esser posta nella felicita, per l anno novello, che convengono alla natura dell uomo. — perfetta virtu dell anima, e si nell amore e nel godimento del bene. [Fanf.] Zanott. FU. Mor. 1.1. Tutto senso men ampio. (Rosm.) Consiste propone come ultimo fine in qualunque azione, va a riporsi sotto felicita. — Ne due In senso rei. che e il fortunato; Felicita simili».: e pero Intercessori della felicita sempiterna. Trat. Cose. S. Bern. Aspirare cose onorate. Prov. Tose. 132. — D. Giov. Zanoll. FU. Mor. 1. 6. Med. cuor. Quanto maggiormente, per lo bene, e per le virtuti, e per acquistare dono pieta. Fir. As. 136. (Man.) dovemo patire persecuzione sanza mormorare. |t.) La celestiale ditesi piu propriam. Beatitudine; giac~ che Beato, colla sua forma dinari., denota insieme felicita, se dalla cognizione pratica che hanno e pero dice piu. (Rosm.) La santita e felicita delle creature proviene quanta felicita i suoi concetti di Dio, e dalla glorificazione che quindi a 437. 11 Signore Iddio renda senso men alto, ma prossimo a quello. senso di disapprovazione. Le felicita Essendo la felicita sommo bene e fine quale definisce Aristotele... dicendo che operazione virtuosa, quella virtu sara migliore e piu Che felicita! 9. Forma io, io. Rocc. Nov. 98. D. Conv. m. 15. E quinci nasce quella felicita, la ultimo, ed essendo la felicita e operazione secondo virtu in 131. A maggior felicita minor Arr. (C) Felicita si Crisi. N. pr. di donna, da In quello che conferire le tue felicitati e D. Purg. 17. Altro bene e, che non fa l uom felice; Non e felicita, non e la buona Essenzia, d ogni ben frutto e radice, [t.] Cic. E1 fu felice; se puo nel misfatto essere alcuna il nome di felicita. 2. sensi i Rom., e Ma siccome Fortuna e la felicita. [B.] leggere cose nojose, potete almeno i. Del sentimento. Amet. 100. (C) Grand ora dimorai In non provata mai felicitate. S. Per il sentimento del benessere differisce Felicita da Fortuna. All uomo fortunato seguono cose piacevoli ed utili: la felicita e lo stato dell animo pienamente contento. Puo l uomo essere fortunato e non felice: felice e non fortunato; godere di lei {dell arte) hanno e di quel mollo, che Dio gli da, non godere. La fortuna e bene esteriore, la felicita bene interno. [t.] nella malerna sua lingua. Segr. alla felicita Rom. valeva Ricco. — Ai ragione, nell infelicita pazienza. E ivi: Nella felicita gli altari non fumano. E poco. 8. Sovente iron. modo che pare a voi. 11. 141. (C) Corre al giardino: trovala per terra stramazzata nelle Fior. AH. Guerr. 1. madre, Vii. Alf. 8i. {Man.) E {il Ut. d imperat.) ebbe di beatitudine e di e prestezza. pr.] Plin. ep. esser donna, ne vivere certamente, insinattantoch io non la fo altri santi, Cum Marcellino, Petro, (Tombolare, triviale.) [t.JAr. Sat. 1. Felicitarle estima {essere corteggiato). Cic. Di capitano. [t.] Felicita de Lelt. 1. 25. Io mene 6. [t.] La personificavano noi. piu propriam. cadrebbero gli le eresse Lucullo: ma nel senso piu alto eWera davvero ir/nota dea. Cosi Beato ai e beatitudine promessa. Nella felicita e un atto che felicita, i soldati gridavano migliore Trinita, esim.; e nelle Segrete della Messa invocansi, dopo la consacrazione, tombolar giu di tanta felicita. Felicitate. Ed e in tin ant. iscr. 7. un tempio epit. Piena, Intera condizione costante t abit., ed e tale o tale esito piu alto, [t.] La Chiesa: porta le forme Una, Alcuna, e il pi. Giov. Geli. che nella felicita l invi senza esser pur ferito un de suoi (il che fu una felicita maravigliosa), le ruppe tutte. Tac. Dav. Post 426. (C) Si abborriva e Senso inlell. Sagg. Nat. principal coman