FELICITARE. [T.J Lelt. fam. 2 Firenze doveva Donai. Qual potere avess egli di felicitare gli uomini. Leti. della madre di Cosimo I. V. S. quale Dio feliciti sempre, e da male guardi. = Augurio col quale conchiudevasi lettera o altro scritto. Ricett. fior. Avveri, a Lelt. (Gh.) Leggetelo adunque (questo libro) con quella sincerita d animo che noi lo vi apprcsentiamo; che Dio vi feliciti. Galil. Op. lelt. 6. 44. (Man.) 11 Signore la feliciti. Red. Lelt. fam. 3. 226. Prego Iddio che con pienezza di grazia voglia stalo umanamente prospero, [t.] L In piu angusto senso; cioe di felicitare gli eccellentissimi sposi. 2. uomo o le e biasimato da Boezio quello Quasi di salutare e felicitare, diro comando l unito verbo ha senso E 2. 156. = Monlem. V. a. Render felice. [t.| felicitare e dominare l Italia, prosperita di vita e di impresa.Leti, del Maestr. di Cos. 1532. Sua Maesta s imbarchera presto;... il che Dio feliciti, accio ogni uomo abbia il contento suo. — Red. Leti. fam. 3. 226. (Man.) Iddio feliciti gli Ecc. Sposi con [t.] Felicitare un viaggio, un numerosa prole, [t.] piu serio. F.T-s.] Machia». Son. 22. di cui degnato m avete Venire a esito felice. Segr. le mortali spoglie. Segner. Leti. Cos. III. p. 210. (Viari.) Nella presente solennita che da a V. A. il principio dell anno nuovo, prego la SS. Vergine a volerglielo felicitare pienamente suo Molto piu si felicita 3. Quasi rifl. D. Par. 15. (C) Felicitando se di cura in cura (d affetto in affetto, accrescono a se i Beali la propria felicita). Giambul. Lei. 92. .(Gh.) proprio. E 110. (Vian.) i. nel bene commune, che nel dal cielo con molti appresso. ella Neut. Prosperare, ove sperar solea Felicitarmi in Fior. Princ. Cap. 25. (Man.) Si vede oggi questo principe felicitare, abus. dicesi Far felice, ma aver mutato natura o qualita alcuna. 8. Slimare e Dire felice, [t.] Senof. EuSat|«>viŁu>. = Salvili. Annot. Buon. Fier. 481. (Gli.) Infino i Gentili filosofi approvavano una certa ritiratezza. Epicuro precetto : Sta nascoso nel mondo. E secondo 3. 154. (Man.) Le Muse Orazio colui che... vivens, moriensque fefellit; accordino tutti i loro ingegnosi senza vederli Nolus natale... del regio principe. E E Pros. tos. 1. 363. Sommo... e non possono felicitare. il quale, (C) Svelta e nel monte per stato l onore del cosi, con inno divulgate le future nozze. Ora stella che su l academico orizonte nostro ne spunta. (Anche il (irande Oriente de Liberi Muratori e cosa accademica.) E Disc. questo ammaestramento e felicitato da cose umane e domani rovinare, strumenti a felicitare il gran nimis omnibus, Ignotus moritur sibi. Amor. Abroc. 3. (Gh.) Porgevano preghiere tutti e adoravanla (Anzio), e i di cui V. Felicitazione. Salvili. da tutti quanti era acclamata Anzia la bella. Quindi il senso di Congratularsi, genitori di lei felicitavano; e Amor. Abroc. 7. (Gh.) Ogni cosa festoni e ghirlande, e proprio di lei questa sacra da tutti erano felicitati con dire: Quegli condurra (di che sorta!) moglie.