Il Dizionario della Lingua Italiana di Niccolò Tommaseo
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FINE

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©   F . B O N O M I   2 0 0 6 - T U T T I   I   D I R I T T I   R I S E R V A T I



accoppia Principio e fine (de m. l unto estremo a cui si perviene o si puo pervenire, o che l uomo propone a se, e in vista del quale l uomo opera, e al quale in mira un fine, Si Non vera che in parte la def. del |F.T-s.) Tass. Poem. er. 3. Il fine (C) E prima e presso altre cose, ne altra cosa Conseguimento del fine per cui pr. il Fine e L ultimo termine, non ogni Termine e Fine, se non per estens. in senso piu relativo. Cosi nel mondo ideale Termine del pensiero elli era... Cecch. Dissim. 3. sempre ne e fine. Il fine agli atti dello spirito e termine; non masc. sia piu com., l da nepot?. Ad altri parve che Fine abbia rad. com. con Fibra e Fimbria, denotanti gli estremi. Potrebbesi vederci il digamma aggiunto al gr. "va, che porta idea ben ch io m addormenti. dal reale non si puo mai dividere Andandosene all isola, quivi si la rad. piu gen. In, che denota e il moto e il termine del moto, e comporta le imag. si di forza violenta e si di slato quieto e fermo. E da In si sale al sempl. I l Essere, il primo. 2. Quand ha senso off a Scopo, in it. gli e muse; quando a Cessazione totale o parziale, per lo piu fem., ma masc. altresi; e ne verremo notando icasi che l uso comporta. Anco nel lat., sebbene il viceversa ; Arisi, dislingue TeX&s usano fem. Lucr., Acc, ^so. [t.J Egli ha questo 3. Contr. all idea d Infinito. Il convito, che tacito principio 55. {Gh.) Si come a Colui piacque, il quale, essendo fine, correndo. — Gii era incommutabile a tutte le cose mondane aver fine. Non di tempo, ma di limite in e risoluto di della fine (e anche del fine. Ps. Magnitudinis ejus non est finis. [Camp.] D. Par, 19. Ogni minor natura E corto abbondi il bene. (Questa forma sua nella fine a molti in se misura, [t.] Un Inno, del Verbo, e segnalata. dell Ascensione: Illustre quiddam cernimus fini segreti della Provvidenza divina, celsum, interminum, Antiquius coelo et chao. 4. Contr. a Principio. Nel senso piu prossimo al preced. [t.] Dio non ha ne principio ne fine. Di cose umane, [t.] Sansov. Conc. Polit. Quale e il principio, tal bene spesso suol essere il fine. = Albert. 3. 197. (C) Quando tu hai trovato lo cominciamento, si guarda alla fine, [t.] D. 1.22. [Camp.| D. Inf. 14. Indi S. f. e falli seguiti) fa. — E ci bocc. Nov. 27. 44. (C) Bocc. Uecam. Pr. . avuto avea, ebbe sonoro fine. Petr. Son. 45. Dolce alla fine, e nel principio acerba, I idee, [t.] Dal principio Leti. mio cuor mai non di chi sospetta. E cosi a Dire. D. Par. 25. e Tose. 278. volpino) V seppi tutte, e pensare {con il muse.; piu com. e, principio al lare. Quindi puo non essere bisticcio : La fine del principio, e II non ha fine, Che dura laborem Incipias. D e Curiazii). [t.] Bocc. g. parole o noncom. [Cors.] t Suor Ciap. Un del 1300. Giuoc. degli principio alla fine alterato, spropositato. [t.] Cosa o Discorso fine. [t.J Passav. 1. 254. non pare l abbia: Non ha ne principio rie fine. II. S. L idea piu (C) La guerra napoletana con da cui molt altre pajono uscire come fig., concerne lo spazio, e segnatam. la sua o .4r. Fur. 22. 18 (Man.) Bicciard. 28. 101. Una S3. — C e il ima mano li ucciiierae, e 0. 1. 17. Accennolle (alla bestia) che venisse a proda nesciat iinem pati, Sublime, o passeggiati (C) a fine quello solitario. Tarquinio noi andavamo). G. V, 4. 7. 2. (C) Seguendo infino alla porta alla Carraia, ove fece fine il fine e buon principio (deiranno). Col Fare, in questo senso, non com.; ma si: Qui udi {cantare). Bocc. Nov. 5. fine del muro. E qui cade anche masc. Benv. Celi. dalle fini della terra, per a questo osso (»7 codione), inverso alla lui dalla fine prigione oscura. schiena, [t.] Alla fine del volume, in quanto il volume e uno spazio. libro. E scrivevnsi e stampavasi ipso superest in fine Cloanthus. — Gli e a apportare T.] Fine della societa e in fin di tutti. — Qui in fine (e accennasi dove). 6. Quindi Confine dipaese. [Camp.] Mil. M. Poi. Andarono a un altra citta... ch era alla fine dellesignorie del ponente, [t.] SU. Hominum finem Gades Calpemque. Della terra E fam. di cel., di morte e fin d una la loro memoria, [t.] Eccl. FINE. [T.] venimmo al fine onde si parte Lo secondo il fine. Vang. Avendo amato i Confine,. Masc. [t.] D. 1. 27. Gli accorgimenti e della sua grazia degno, Senza Chi non da fine al si menai lor arte, Che al fine della terra il suono uscie. Hor. Atlanteusque finis concutitur. Ps. Laus tua in Il suo fine era, e Pad. 2. 64. (C) Venendo Per... la romana repubblica, aumentare coll opre le fini della terra. [t.I Capei. Fines extremos lo scrivei e. che doveva delle amate sue regina Saba... Dove accidia mette l uomo bocca udire la sapienza di Salomone? [t.] Vive Nella fine Fine determinato, certo. — Fine mondo, per iperb., In paese l ideale. Altri potrebbe vederci (C) Come piacque a Dio, casa, o bisogna cercarlo, lontano, in luogo a noi non ben noto: Sta in fin del mondo. — E in... t Vit. SS. Pad. 2. 241. (Man.) Nelle fini di Roma avea (era) un nobile cavaliere. i Piar. masc. Bemb. Slor. 6. 82. 63. — Cic. Facere finem li Cosciunco, sul campo appellasi fine de loro fini, facevano. [Tav.] t A terra fine, ch altri legge A terna fine, o Alterna fine (V. JT.] Hor. Sit finis quaerendi Tkrrafinare), A esilio perpetuo. alla fine. Fani. [t.J Dal Scacch. 11. 4. 3f>. Trassene fuori i suoi fati chiamano Turno, trovo condannati a stare a terra fine. E 46. lontano. delle piu leggiere e delle a stare a terra fine (de sassi sui quali Superbo, il quale fue cacciato da Roma dal suo nepote,... essendo a terra fine... 7. t Confine, fig. Quid. Giud. (C) Per conservar li fini e li limiti della loro onestate, [r.] Hor. Sunt certi denique fines Quos ultra citraque nequit consistere rectum. Nel senso pero di Moderazione, cioe di Limite, nonche di Termine o Finimento, inoralm. puo dirsi: Mettere un fine ai proprii desiderii — Le speranze poi debbono avere un fine. In questo la mente. (Puo intendersi anche 8. Quindi di tempo, che figurasi fine del giorno cominciano. A Confine tra la notte e il fatta, Che si movranno i (C) In fine della notte, e nel cominciamento del di;... alla fine del giorno, e al cominciamento della nel sta di e vivette — Alla fine del 370. 17. Voi di Dio. Senza il Per, dicesi La anno. EU. h.} Buona muro in sull Arno, [t.1 9. Quel che segue notte... Ass., soli ini. del mondo. Tu sai ch e (l aquila, insegna dell impero) fece in Alba sua dimora Per trecent anni ed oltre, in fino al fine Che i tre a tre pugnar per lui ancora (fine vita. 16. [t.] Essere in Roma collo scontro tra Orazii ordine di falli o di 1. f. 9. Piacque alla reina di dar fine alla prima giornata (non del giorno, ma della giornata in quanto era del novellare). Cosi La giornata delfoperajo puo aver fine e prima e dopo la fine del di. — Certe giornate di certa gente alla come uno spazio; onde dicesi Se l uomo,... seguitando sua sosterra sino alla fine (e della vita, e del mondo, se allora ci si trova), questi sara salvo. Un inno : In fine del mondo giudicherai il secolo. — Nella fine del secolo. [t.] Sulla fine della 6. Vang. Bisogna che queste cose avvengano, ma non ancora la fine. [G.M.] Segner. Crist. Inslr. 1. 5. di Tendere a... ; questo giudichera tutti quelli che non avranno fatta limosina ai poverelli. Col Senza, e sim. [Camp.] Mor.S. Greg. Quanto alla loro essenza, elli piu e meglio che Secondo. bastano sanza fine. [t.| Vang. Del cui regno non sara fine. Senza coll agg. Peti: Cam. Snmm. venne Oref. 153. (C) (C) Fammi, che il puoi, le coperte vie (del governare fine, o Beata, Gia coronata nel superno regno, [t.] D. 3. 17. Per lo mondo senza concupiscenza,... ama le cose che Ass. Vita senza fine. 10. Colla negaz. piu propriam. di quello che e a un fine e vo un fine a da Dio) Non ha poi fine, a diff. di quel che e prodotto per le cause seconde. 11. Di durata. Per iperb. [t.] Non c (C) E chiama merze (pieta) vede di distruggere. 1 a. Del di cosa lunga o avviluppata. [t.] Roba che principio seme ad alcun fine... Ma resistendo all uso continuo. E in questo senso, fam., Voler vedere la fine d e quel bene il quale qui pose. Forlig. duri poco.[G.M.] In altro senso, Chi ha cominciata una disputa, una lite, ed gen. [t.] La grandezza di piu spazio 4-lie Nella. G. (ondo della cosa, dice: Di meno d Indirizzare. — Proporre veder la fine. IV. 12. (non comincia tosto a espiare fine, fine la mira. —Intento e diretta a bella posta stalo che paja quasi nulla. fine, e intendesi degli affetti e de sentimenti buoni nel mondo: Ter. Prescrivere una fine alle cose. Prov. Tose. di nuocere, se si riguarda suo fine (alla miseria). E 202. Al fin pensa se, Lo propone a lui coll Sette mesi dalla fine di quanto e scopo.) 13. D una condizione. [t."| 0. 3. 15. Perlo... disdegno che v ha morti (o Fiorentini, il numero del meno piu E posta fine al vostro viver lieto. Petr. nel Son. « 0 tempo»: E poner fine agl infiniti guai. Virg. Alle cure. = Petr. cap. 7. (C) La Sibilera Pallav. Ben. 1. 2. 36. della (Rosm.) Dire fine dei dolori giron dal terzo. Piu espressam. Cap. 46. 12. (C) di quello, in quanto, libero dire e [t.] Bibbien. Caland. Se. ult. Ora aranno fine i sospiri e i pianti il disegno esser lodevole; il dar fine... alle sue fatiche. Virg. Ea vox aliata laborum Prima tulit finem. Anche it. Apportare, Addurre la fine. Virg. 0 compagni, che patiste gia cose cui essa e dalla natura un Dio dara fine. Ass. [t.] Hor. Gli |t.] Liv. Qual mai sarehbelafine partic. dopo il raccolto, sollevando, nel tempo festivo, il corpo e anche l animo sopportante le cose dure con la speranza non smetterla, Dio non ha Cosi non si direbbe; ma, preced. non denotano Fine violenta a distruzione cosi espressam. come i seg. i.} Cic. Di famiglia, o che si eslingua da se o che sia spersa, cui la casa si fabbrica, prov. Tutte* ha un Cosi: Fine d una La terza sorte di fine della sconfitta: Fine della Polonia. Ella pur vive, dolorosa, ma vive,, e le e coscienza della vita il dolore. [Camp.] a M. V. 49. 3. Di versola fine. Leti. piu. vita. = t o a fine riducerenio. i Avv. Cic. n. 25. Mai non partirsi fine. Cosi : Perseguitare sino del line. 34. traditori. Bibb. Fine in Nerone. = Petr. Quelle lingue piu meniamoli a fine, e togliamo dagli uomini de Liguri. mia vita. [A.Con.] Essere in infino alla fine. E Sino in da quella [erra, se non in fine; Odiare, coll inlenlo il fine e la fine, fin della vita, [t.] Cic. Che quel di m abbia rimasto in egli infinito, diede 33. Parecchie delle locuz. 14. (C) [Val.] Lane. Eneid. 10. 628. Gia li santi uomini che vi ed egli e pervenuto a fini della data etade. (Qui nel senso lai. di Confini.) [B.j abitala. [Camp.] Bib. mise piu a fin (della vita). [t.J Una preghiera a M. V. Raccomando a Voi la mia vita e il fine della Se ben s Li distrusse senso lai. di Fines. Ma = Coll agg. [t.| Malato in fin di delle guerre tra Alba e fin di morte, quasi sul confine, nel fin di vila, agli estremi. Estremo dice piu: e cosi Essere alla morte pare — Fine del Ass. [t.J alla buona fine. Fine beata. infermo dodici di : nei (A- apparisce nei seg. t Fior. S. Frane. ss. [t.] po piu presso che fine della sua morte, ed avendo avuto molte felicita e prosperita mondane, e vedendosi invecchiare, i Frane. Sacch. Nov. 190. (Fanf.) Gian Lega, quasi mezzo morto, a fine per suo senno lo fine della morte dove e l oggetto, che non 5. (C) E si Iruova malato in fine di morte. Varch. St. Lib. 6. (Fanf.) Stava in fin in Combattiamo uomo o altro fin di morte, di cagione che conduca agli estremi. 17. Ass., di morte violenta. Tav.Rit. e fine, Non se ne a Lancillotto, che non la tragga a fine. [Camp.J t Bib. Esod. 15. E sottrae spesse volte la Grazia [t.] meneralli a fine (inlerficiel). Ass., di morte in gen. Vit. SS. Bocc. Vii. D. 220. marmi perpetualmente. E 111.3. 79. Frane. Barb. mese. — In fin di fine mia si di. Cr. 1. 3. 4. duri cuori a pianto. Petr. Son. 110. Che bel fin fachi ben amando muore, [t.] Perire di fine vile.—¦ Far In fine. L idea di Senza epit. Petr. Son. 208. (Man.) Manda, prego, il mio in prima che la rifiutarono quand erano es.) — Fine comporta anco l animo sospeso), non da pero, il fem. [t.] Tac. iln. III. del Mac. 1. 12. fine. — usil., e comprende ma di il mio fine. Car. Leti. 1. 148. Il nostro..., il quale si e ritrovato alla sua fine (la morte d un altro), puo aver riferite a V. S. cose d infinita consolazione. Lab. 182. [t.] Un inno: Prego supplichevole e chine col cuore contrito ; abbi cura, recano. — pone a un vita. Petr. per suoi che erano nel moneo, sino arnese, di cosa qualsiasi, Strapazzarlo In questo senso con varie partic. ha varii usi. D. Gio. Celi. Lelt. Mi. le forze, i mezzi, se piu di. — In fine e dell estrema agonia e dell ultima malattia, e d assai tempo innanzi, [t.] Per eslens. puo dirsi che L uomo e m fine, se poco gli resta da vivere, anco che malato non sia. Fig. [t.] Un governo, Uno stato e in fine. — Certi ministri in fine son piu grassi e vigorosi che mai. Chi e in fine, puo poi riaversi. Cron. Morell. 334. Jo. 5. chi tempo. [Camp.] D. Par. settimana. = fine, dillo in principio. quattro primi istette in fine, e dipoi miglioro. [t.] Nella dice piu propriam. la morte. Pass. Specch. Penti. 21. Dio a In fin del fosso, non ha fine, e se che 1 paja dall vivi e sani. — Alla, questa (novella) la fine. [t.J Anzi andare sino al Vii. 8. 11. Di lui sante opere alla sua vita e alla sua fine. — Al, masc, in questo senso, d fini di Dio, sara Il : Ci e un fine. santo, quantunque ancora non fosse pero al fine. (Camp.] D. Purg. 3. Quale (qualunque) in contumacia consesso, in quanto un fine. 243. Alla fin si Non tarda piu... G. V. il fine, mortalmente pecca. [Cors.J colpe). Qui puo slare anco per Finalmente in gen. V. a buon fine. — tante stragi? = Liv. M. si richiamano, Cic: Il moto ha fine. Segnatam. dell opera umana, e — Ar. Fur. 12. 66. Venire gravi, [t.] Alla fine del pranzo, «Iella tornata accademica, del congresso, del giuoco. (Val.) Ros. Lelt. Etrur. 1. 571. Aspettarvi... tanto che ancora voi ahbiate dato fine alle cose vostre. |t.] Condurre il lavoro sino alla fine. — A fin di lavoro. antichi villici della cosa. Con a E perche azione e moto (Man.) Mise a fine la guerra. D una serie d azioni importanti, [t.] Alam. [t.] Cogliere il fine e posso a fine Quel ch si gloriosa impresa, penta [t.] Fior. 1. 10. (Gh.) Ripresono animo, e tentarono di mettere a fine i disegni loro. le sue estremita. Val.] Fortig. Desideroso di condurre a fine II Paladin io disegno. = hanno fine 253. Ogni ricchezza 9. 155. (C) Molte grandi cose trasse e per locombaltersi e per ed industria. D opere abit. Bocc. Nov. 48.13. (C) Voi m avete lungo tempo stimolato, che io... ponga fine al mio spendere. e Terrafine e Terrafino e (o avaro). 20. Del cosa che cominci. [t] Prov. quello che e dopo 1 fin d este parole, Sperent in te di sopra noi s il muro ha fine, Al 1. Venuta di piu Canz. 17. 1. (C) E 30. 24. Qui fece Lauretta fine alla sua canzone. Frane. Baro. 71. 14. Vit. S. Gir. 84. E qui ne suoi atti, e delle sue cose. Sali. Cat. sovente denotala da Fine, quella scribendi. Ar. Fur. 6. 31. Al suo parlar fin diede. E Supp. 2. 1. E Fur. 20. 49. Fine al li amo. 18. tanto che Ricciard. 5. 51. D. 2. 18. Ass. E parlando e scrivendo, [t.] Qui fo fine. Allegr. 265. Facendo fine, e di Fine, segnalata, ideale; ma Prov. Tose. 269. Quello che tu vuoi dire in confine, che spiega questa locuz., chi va troppo per le lunghe.) J iin. Ep. Prometti nella fine che volerai presto a noi. t Varch. Erc.ol. 94. Bemb. Pros. 3. 105. (Man.) toccare una parola della fine (concludere). = Salv. Granch. 1. 2. (C) 21. miserie e fin del pianto, populi Romani. [Camp.] Pist. S. senza fine. — Discorso che non aveva mai line. Hor. Quis esset finis, Ni...? — Metter fine alle •dicerie. — un modo d essere. a ci si parla voi sedere. Santa Chiesa, ancor che al fin del Salmo si cauta il gloria. Concerne segnatam. il senso del all armonia imitativa che possono se non di cosa compiuta. |t.] Fine del fine). 14. Gli es. sino alla fine dell opera. un Vang. Colui che quasi Vira. Solus jamque Fine, segnatam. per avvertire che il Cod. ms. era compiuto. (Mus.) [Ross.| Questa parola si scrive talvolta in fine delle parti o partiture per indicarne il termine ; ovvero frammezzo al pezzo, per indicare che, eset/uilolo intero, si ripiglia da capo, e si termina al punto ove scritta la parola stessa. Vi. Alla parola appartiene il senso di Fine per Desinenza. [T.J concernono non pur direttam. l contro a loro, e giovano § (9. JV»n si rallegrare alternare parole aventi nella fine e vocali e consonanti. t Plur. Egli e bene spedirla... e Ne maschi la discordia guelfa e ghibellina), fini suole avere.disegno ; e c e dei disegni che non mirano a un fine determinato. Puo miei. Fir. As. 168. Per fine, reo; e viceversa. — Si ha altre cose si o uiordel mio termine della piu espressami del termine Parola piu di Fine; Intenzione, meno. Oggetto e piu gen.: giacche o cada in tale Modo attenzione o anche del senso, i quali lo spirito non propone a se D. 2. 30. Non pur che Hor. nel senso mor. Certum voto pete finem si puo piu in gen.: del mondo, In fin del prossimo, remoto. — Immediato, mediato. — Unico.—Ci ha — Operare conforme al fine non dar fine Belc. 96. Chiese l olio — Segreto, Palese. Verbi, [t.] Non e senza un fine, e di parola e di fatto. Senza fine, tolto via / Un, quando piu nobile di Tirare 84 e pala trova... ungasi che arrivi suo fine, in quel ch egli dice o con la mente fissa. = ha il suo fine. — fines lerrae. t Fem. pi. piu schietto e determinato. [t.J Cosa o d Fine del muore Di Fam. Prov. Tose. — L uomo indirizza a un fine l attenzione, 24. (C) Stette in fine stesso. Rivolgere e questo affare ne piu (Quel che muove airettam. sovente, avrai sana senso segnatam. altri. Porlo e meno; Prefiggerlo, piu. — Aspirare eterno, [t.] D. 3. 7. Nel fine de secoli, avrebbe altro senso. V. § a... Gir. per forza delle ruote magne fortunato Ov. Pist. recate Voce coll al... — Raggiungere il fine, lo dipinge men prossimo, e quasi fuggente d innanzi; come in Virg. Jam tandem Italiae fugientis prendimus oras. — Conseguire grandi fini. — ha dopo se. [t.] Nel fu creato. — Servire al fine. Meglio Soddisfare. S. Tonini. Ordinare al che non ha ordine, o Ms. Aid. 71. (Gh.) Essendo fine amaro (l Inf.). — sono al fine, per loro medesime, come s elle fossero un nel Purg. le sue Fine il quale, T. scolasi., Il bene desiderato. Pallav. Ben. 1. 2. 36. 3. Un l inf. dicesi piu della chiama Fine il quale: ed un in fine suo parlar desideriamo che a noi o all amico succeda. — mese. — A fin d pers. a cui desideriamo alcun bene. a terra, esce il fine 3. Alcuni [beni che son fini) chiamansi fine al quale : e tali sono queste persone a cui bramiamo che ricettacolo a quel Bene Che ha senso piu gen. che non suo fine. In questo senso col quale, // possesso del fine. Pallav. Ben. 1. 2. 36. 3. potenza; e re di Spagna, per controversia col quale, e da S. Tommaso e detto possesso del fine. [t.J Cic. Fine per c e degli oggetti dell e P Cedi., Sisenn., Cic. I. per fine. — Dav. Tac. Vit. Agric. 1, (Gh.) Se io non avessi avuto per fine di far maggiormente apparire la crudelta di que tempi, ytnco nel senso del§seg. [t.] Un discorso, Un cenno lia per fine di... [t.] Va contro il fine. — E contro il fine naturale. — Va, dice Morbos. La quale sciocca superbia piu casuale di Giungere accento di morte, [t.] Mettere in ente libero, ma gli alti Porto delle Modi concernenti il fo fine di piu dire propone a se un fine; e si stendono alle cose in quanto personificate, e figurami di liberta dotate esse stesse. [T.] Quindi i modi. Fr. Giord. Pred. ined. 1. 178. Tutto e buono, perocche intende 19. [t.] Fine dell azione. Discorso che ha un fine. come fini. Aggiunti, [t.] Quel 4. 19. Se menar piu (giri del cielo) Che drizzan ciascun della fine. Hor. Finire dimolto, per larghezza di grazie divine. E 3. 8. (Quanto Dio ordina) Disposto cade a provveduto fine. Ma, di Dio ragionando, piu proprio che II fine o [t.] Ar. Fur. 20. 70. I Quod Vicino al fin de sim. ; giacche il puro concetto di Dio non si conviene con le imag. di Mezzo e di Fine. t.J Cosi: Fine o Fini della natura. il fin della per legge quello che essa a se propone, e quello per piu gravi, anco a queste e da Dio stabilita. Rucell. Dial. IH. (C) Le guerre e le mortalita Segn. St. Le cose hanno corre al all intendimento degli uomini; ma si di giovare, se a quello vedete la Fine al quale non com. E la cosa e la pers. Ha per fine; ma col Di e altra maniera di fine si pers. che forti e ricchi del poco, t.] Il mezzo e secondo il fine. un fine, parola teme Di e (il cielo e la terra) — La cosa non e senza un fine. Apul. Res viduata fine. dramma. — Stare a sentire con figura alquanto ardita, potrebbesi: Cosa orbata ha menato a fine li |t.| Della pers. come Fine, nei sensi not. fino al S 27, disse Hor. Jleorum finis amorum , a donna [t.] Tarlare Gir. 93. La essere l ultima.