F1NB. Agg. Fino (ed e piu coni. V .). Ma piu delicato che fine. Nel V. etim. Tav. Hit. (C) corpi puo distinguersi il grosso si vestiva, quando era caldo, fine, e ferrato di fine Prov. Tose. 366. Fine come un capello, come un fll di seta. [t.] E di C. t Di pers. o altro anim., de un gambo di finocchio, come uno stecco. tutte quante non si puo taglio Conv. ih. 2. Onde si Dello di Oro o d Argento, vale Oro o Argento puro, senta lega. G. V. 4. 18. 3. (C) Avendo ornato il suo cavallo ili grano soldi diciassette. [Camp.] D. di pannolino fine. ariento. Cas. Lelt. 70. Il paragone degli orefici l oro basso dal fine insegna giostratore, come fue lo Re che egli (l oro) smontasse un poco dal fine fine (cioe, perfettissimo) di ventiquattro carati..., o che aggiugnesse (giungesse) interamente al peso di quattro danari,... (Ripetuto forma di Sost. [L.B.] rusi 5. Dicesi anche delle Cose, Che sono di tutta bonta, Che sono eccellenti nel loro genere. (M.) [Val.J Pucc. Centil. 75. 41. Valendo lo stai , nostra misura, Del fine freno d oro se non fine. — Aria fine. 2. puote ornai vedere che e mente ; che e quella fine e preziosissima parte dell anima che e deitade.[t.] Vista, Udito fine. —Gusto. —Di coseintell. Ovidio e piu fine che delicato; Tibullo il pop. fioretti, ama Fine. discorso. Lode fine e men di Lode delicata. 4. t Talora vale Che produce il suo e/fello, Efficace. Fr. Giord. D. (C) E dalla parte del fine. (In recasse a mente, sarebbe rimedio fine ad aver pacienza nelle tribolazioni. 3. i Per Compito. Salv. Avveri. 1.2. 21. (M.) Tante sono le proprieta del linguaggio..., che... fine notizia di fine; Procedere con molta di quasi aver mai. Chi avesse un bellissimo ronzone, Prode, Valente. in Fino agg. Zibald. Andr. se voi sete cosi fine conoscere. Borgk. Mon. 222. 0 in metalli, ma in altro un fine cavaliere. Nov. ani. 72. 1. (C) Mando per un fine orafo, e disse: Maestro, fammi due anella cosi appunto come questo. [T.] Non coni, a questo modo, ma quasi sup.) d acciajo con lavora nell arte sua. 7. Talora parlandosi d uomo, vale Astuto, Sagace. Dav. Scism. 11. (C) Di tutti li scelleratissimi cortigiani, onde era la corte piena, il piu fine. 8. Di Cavallo, valeva come un grillo, come migliori nel gen. suo. Fr. Giord. Pred. S. 54. (C) pers. Prov. Tose. 366. Fine e grande, e fine in battaglia, ed egli l usasse a fare portare il letame, affettato.) [t.] Altra e intens. ma direbbesi Razza fine. 9. A modo di Sosl. [G.M.] Lavorar di fine, non solo vostro padre. E altrove: Era (per accennare a lavori piu delicati e gentili). [G.M.] E nel fig. Lavorar di [t.] D altro. Lama destrezza e accortezza in checchessia. (Iron.) — Come lavoran di sarebbe [t.] Non coni, cosi e nel preced. Fino fine questi diplomatici! (In questo ; e direbbesi Lavoratore fine, che finamente agganciatura fissa dalla parte del grosso e due campanelle chi questa ragione bene si altri corpi o forme di Per sapere 22. (C) Non e il pine.)