FIMMmO. [T.] S.m. Atto e Tempo e ottonai e borchiai che gettano finimenti. Aver. Lez. estrema e distruzione. E, qual piu vivo par, di parte d un lavoro, liim. Ant. P. N. Guitt. 1. 139. (C) Che buona comincianza in dispiacere Torna, se e malvagio il finimento. Urb. 36. [Val.] Pucc. Gentil, 1. 6. Ebbe la torre lustro e finimento, che non 706. (Man.) Aveali indotti a volere il finimento del Concilio. — Dar finimento. (C) Senso mor. Libr. Sagram. (C) Accidia fa, che l uomo ha mal cominciamento e pessimo finimento. 2. Per Morte, non coni. [Val.] Tesorelt. 3. suo maggior finimento, noi le avea cominciamento, Venia a finimento. = flint. Ant. Lotto di ser Dato Pisano, 396. (Man.) La potenza (di Dio)... Ch a monti convengono alla finimento a d ling. moti. Finissage, dar finimento. E Jac. Lent. 1. 290. Lo cecer (cigno) canta piu giojosamente Da ch egli e presso allo suo 424. (Man.) Io voglio che, che Finimento sing. e piar, e la cosa o. le cose con cui si compie il lavoro o l 92. Che ogni creatura, Ch Cio che s imbandisce nelle ultime 270. (C) Vivacita a volti, Con le frutte vennero i tartufi, pere cotte, erbolati, Nell ant. fr. Finement, Parte (Nati.) Non voglio rimandarvi senza queste seconde mense, che sono il finimento della cena. (Qui fig.) sella; ma questi ne hanno Finire e Condurre a fine, il piu possibile, perfetto. Salvin. Disc. 2. 309. (C) La cultura e l arte da il finimento, ma vuol essere non arida arte ed asciutta, ma arte benigna, e da una ricca naturai vena inaffiata. Fir. Dial. Bell. Donn. finimento. (C Le tavole (de ornamento ; cosi Finimento dicevasi diamo la grazia, la leggiadria e tutte quelle altre parti in una lavoro. Questo direbbesi perfezione d una consumata bellezza. [t] Salvin. Disc. 2. 497. Inventore ed autore (del dialogo) ne e stimato... Platone, per aver dato al dialogo tanto finimento. = Pullav. Slor. Cono. abbellitore, ma ritrovatore carrozze, carrette, e sim.; cioe Oref. 51. opera d arie. Borgh. fiip. mense. Sasseti. Leti. 54. (Man.) grazia a capelli, rilievo alle membra ed intera proporzione e finimento alle 5. Segnatam. in (C) Per dar integra Annunziala per attaccare i cavalli alle ho usato pigliare un ferro sottilissimo a tutta tempera. [t.J E 92. Le dette pietre si adoperano per ispianare colpi de ferri, cioe de i bene ceselli,... e bulini, et e in uso appresso gli s adoperano a cotal finimento. [t.] Egli fa digrossare il marmo; poi da il finimento. — L ultimo finimento, anco trasl. — Tirare a finimento il casa guernita di tutti gli [r.j Finimenti alla carrozza. si sim., anco d opera musicale, oratoria, poetica ; e piu, del concetto. 6. Altro senso nel ling. dell arte. — Cio che si mette in opera per corredare o abbellire checchessia. (Fan/:) Vas. Op. Vit. 1. 40. (Man.) Il finimento di tutta l opera sono alcuni tabernacoli pieni; di figure. E 3. che Quei fregi d ottone o panni che (imagine I della...) che andava sopra per finimento della Tavola. 7. Finimento di tulle. Magai. Leti. e sim., quasi pei compire l abbi gilamento, e perche esso nel genere suo sia cosa compita. = Sagg. Nat. Finimento da letto. il seg. vedremo per diamanti) che non han fondo, quali sogliono essere i finimenti delle collane, dette e piu o meno lavorati; brillanti. — Finimento di corallo rosso. f r.l |t.] Finimento di gioje, Finimenti d abiti d uomo. |t.] Tutto un servito di chicchere, o di piatti o di seggiole, o di tovagliuoli o di posate. Finimento da tavola. — esp. 232. 5. Siccome poi non com. Bart. Uom. lelt. p. 2. (C) Mettetelo 335. Una d opera arredi, di tutti i piu nobili finimenti. 8. [L.B.] Cio che serve vestono le dette figure, ne sembra. figure. Benv. Celi. Tutto quel che e di cuojo o di fune, con ornamenti di metallo o senza, comunemente spere, [t.] Finimento sottopancia; musaruola, para-occhi, frontino, coccarde; groppiera , sellino , reggitirelle , di Tirelle, imbraca, pettorale, paracalci, falsetirelle, martingala, freno; Lardellino ; e altre: taluni di questi nomi si usano anche per i cavalli a 4. Nel senso che pur altri, di disegno; ma Dare, o puo... dar mutamento... E nel altro che si fanno a fornimenti de cavalli. (Fanf.) Benv. Celi. Oref. 59. (C) La quale (terra da gettare) altre sorte di limuzze che Modo del finire. e tali finimenti da mule e cavalli.