Min. ani. Galletto Pisano. (C) Grazia, e Gratitudine. t Essere mento gradevole, e segna e prova di quel sentimento; e Grado, in senso di senli~ a grato, Essere cosa grata, cagione di gradimento. [Camp.] D. 3. 21. £"25. [T.J E par che valga Gratuito, come t GUATO. [T.] S. m. i. t In senso di o Mostrar di gradire^ [Val.] Pucc. Gentil. 32. 93. i Tenere a grato, Tenere come Servire a grato. Rim. ant. gradito. 85. (C) In amore D. Comi. 107.— Piacere sost. [t.] D. 2. 26. =: liim. ant. Dani. 8. 1 A grato, Gratis. ho formato Lo meo volere e l grato. E 86. E Rim. 40. — gradito e degnv d essere Rinald. d Aquin. 1. 216. (Man.) Qui non liim. 37. Essere in... = al §. penult. ; ma come A grado, In modo da piacere. mal grado. Dep. Decam. 53. 37. (Man.) i Contr a — il titolo della gratitudine. V. E Guitt. 91. Di grato; Spontaneamente. M. V. 9.105. (Cy i. t A mal grato, A 3. 1 Di buon grato, {Gh.) Cont. Rim. ined. Di buon grado. Guilt. Guid. Cavale. 1. 78. 3. i. (Man.) Majan. [Val.J Tesorett. 16. 166. r. t Avere a grato, Gradire Servire a grato, Rim. ani. Lttt. grato, Contro voglia. D. (Pur sia da intendere t Sema compenso, non come nel not. § 2.) 6. 1 In senso uff. a Gratitudine. [Val.] Rendere grazia e grato, Tesorelt. 21. 193. — Perdere il dono e il grato, E 15. 64. 6. 22. (C) [Val.] Favolett. Qui vale anche Merito, 65. Grado.