e mezzo il corpo di iliridi vegetali, come quelli degli diverse, l avevano gli aurei animali di distruggitore della repubblica di Ragusi, Hybrida, in Gli non seconda l analog anche e di versi. Salvi». Casaub. do Acre, cosi questo. — Salviti. Cas. 39. (1//.) Segnali Zamagna fu chiamato Hybrida, ne i cornetti sulla testa, I1IIHD0. Agg. Dal. gr. Ma capra; poiche erano ibridi, cioe imbastarditi di due razze. 2. (Bot.) [D.Pont.] Aggiunto di piante, e dicesi di quelle che traggono origine da fecondazioni al solilo, gl Il.; di una data i. Trasl. Strocch. Disc. Traduz. un altra dello stesso genere. altri Hybris. Enoi dovremmo Ibrida regolare. animali, differiscono dai meticci, in quanto che questi ultimi provengono da razze o varieta pers. nata di genitori, l tempo indeterminato. Fruttificazione ibrida o un della facolta di riprodursi per spuria o bastarda, Quella prodotta contro il consueto ordine di natura. (Mt.) 5. [t.] Di della slessa specie, e godono un libero e l altro servo, t . non puo essere tutt una; no, o da gente di due nazioni Che e generalo da due Int. Caduto Napoleone, specie diverse. [T.] In Plin. dal Raguseo proprii rie Satiri sono francese ne italiano. specie fecondati dal polline di (Vian.) Come non e tntt una l indole e la fisonomia delle nazioni, la ragione poetica, che n e lo specchio, uno romano e l altro e chi la vuole contraffare, la converte in ibrida, ossia bastarda. |t.] Ibrido, vocabolo o locuzione composta d elementi tratti da due cose o pers. che non non congegnati secondo l analogia della lingua in cui si trasportano. — // Farceli, lo nota, ma senza es. Scritture ibride. Scritture mescolate di prose nel masc.: ma, siccome Agro 132. (Gh.) Scritture del tutto ibride, cioe di due razze, di prosa e di versi composte. [t.] tt Di questo trasl. abusano i moderni Fr., e pero, straordinarie, ossia dagli ovoli di o piu lingue diverse, e rispellano o nelle quali non e rispettata la convenienza naturale e ordinaria; onde riescono poco omogenee, incerte impotenti.