ICCASE e ICCASSE e t tfXHESI e in altri dial. tCCIIESE e IX. [T.J Una si farebbe piu bello a dell alfab. gr. e altri scrive Zanto. Ma la che dell it.; composta di doppio suono, siccome dimostra la declinazione lat., conforme alla gr., che da Apex, Grex, fa nel genti. Apicis, Gregis. par di gambe come un ina l abbiamo cercala. — E la forma stessa puo riguardarsi come un composto della C e della S. La con due S, dal che un fio, Ne numeri rom. vale Dieci Paxillus. Quasi Alula, Pallulus. La X lat. e gr. a noi si muta talvolta in doppia S. Da Vixi, Alexander, Vissi, Alessandro. Enxinus, Bussino. Altri Eusino. Con una S sola Ausilio, Esilio, Esilarare, Estrarre, Espellere. Da Xistus, n. pr., Sisto; ma, come nome com., nelling. erud., Xisto. Xilobalsamum, altri fa Silobalsamo, altri Xilo; come Xilografia. // pesce spada Xiphias, ae, Xifia. Xenodochium, nel ling. erud., traducendo alla leti., farebbe, Senodochio. Jaxart, Oxo, Xanto, richiederebbero la X, segnatam. il secondo per Palus, che, a sesta, Non lai. e d altre lingue X rimane nei nomi camp, di Ex, di che V. S si fa sentire femm.; della forma della lett., cel. [t.] Prov. Tose. 372. Un la a suo luogo, nella archetto, come un iccase. — Pare un conclusione. Accenna all essere questa Altri lo scrive saltavano i un iccasse farotti gl inesperti potrebbero credere allungata la sili. Basta avvertire che [t.] Quinlil. Potevamo farne senza, lettera molto. Modi men com. [Tav.] Pule. Morg. 18. 137. S io so falsare un libro, Dio tei dica; D Lai. nelle voci Ab), [Val.] Pucc. Gentil. 21. 100. delle ult. leti., ma piuttosto fatica. togliere l ambiguita, il terzo Dall icchesi mi parto, e vengo al fio [vengo alla iccase, Gambe a iccase. — una delle ult. leti.). [T.] Dall uso che se ne fa in algebra, la X vale la incognita, il da cercarsi in questione o indaginequalsisia. In questo senso suol farsi di E. Modo prov. di masch.: Un bell iccasse. [t.| che vogliono contratte da Axilla, o Decimo.