mi fa imbianchire. / veri Fare diventar rosso, Arrossare, Invermigliare. Simint. Metam. I. 13. p. 122. (Gh.) Quel colore nel quale li tempi del mattino arrossiscono l aria. 2. JV. ass. Cr. i. 46. 2. (C) Prendi le corniole quando cominciano ad arrossire, e le more..., quando son grosse, ovvero incominciano ad arrossire. E 5. 10.10. Fichi..., ugnerailicol Sa quel che m ha altrui olio e di farearrossire altrui. [Cam.] Cecch. e cominciano ad arrossire. 3. t. E col quarto caso. Mori). 6. 67. (M.) E con ogni inlimo sentimento. Arrossiscono della cavasti Tanto, che ancor ne arrossisco 5. [t.] Anco la vergogna rosso in viso per modestia o vergogna* N. ass. Onid. Pisi. 68. (C) Ella fu possente, quando tu ingannala arrossisti. Galat. E chi si diletta pepe, allora che son grossi, Comm. 2. 159. Oh sfacciatezza grande D uomo ribaldo ! sugo [t.] Fare arrossire l fatto, E non ch egli arrossisca o che si penti, E par che voglia leccarmi ! Assassino ! [t.] Prov. Tose. 74. Chi mi vuol bene mi fa arrossire, e chi mi vuol male ARROSSIRE. V. a. Da Rosso. pudore con atti o parole, talora dispiaccia; ed i piaggiatori suoi antichi sovvenitori. [t.| Non Non del rossore del viso, ma d ogni segno e di buon pudore e di trista vergogna, e anche d quel colpo l elmo mi propria fede. — G. C. raccomanda che non si arrossisca guancia. 4. Divenir tra empieta non sono che vili.) [t.] Non arrossiscono di mentire al proprio affetto per non dispiacere a uomini con lodi. [t.] Non del mischiati con amici dicono il vero, benche che offendano l altrui modestia; che disprezzano. della cipolla lunga, segno, ma dell interna vergogna. Non arrossire di nulla. [t.] Mi fate arrossire : dira donna pallida e uomo livido. la di lui. (Certi esageratori d umiliata e sdegnosa che sentesi per altrui fatto o detto non degno, sebbene che in noi non ne ridondi diretto disonore. Arrossisco per loro (par che dica e in grazia e G. E N. pass. Ai: loro). invece di Fui: 27. 35. (M.) Nel viso s arrossi l Angcl beato. Segner. Pred. 2. 9. Ne in quella sua tanta gloria si arrossira di riconoscere ad uno ad uno i ungono gli stivali. (Serd.) [t.] e da seguire.