DOPO. Prep. che serve comunemente al quarto caso, cavaliere che dopo la colwr.ia e di dopo l altro uscivano, cominciando Appresso. Quasi De-pnst. Tes. Er. 2. 29. (C) E tutto avesse questo Federico assai figliuoli madornali e bastardi, che rimanesse! dopo lui, non fara lo conto menzione so non d uno. E. V. 1. 2. Pensando rutilila salutevole che di questa memoria puote avvenire alle nazioni che dopo noi vai, ti scongiuro e priego era quel popol di lontano, accora il , pensare che... mille dopo a questo convenne al Dopo cio poco, vidi. dopo la politica, fu speculatore Dopo poco (post 201. Dopo il caso de Dopo la dimostrazion fatta dall autore... si ragiona di ne mondo fossi Donna ciascheduno. Cas. Lelt. 11. Monsignor di talora col secondo caso. Mor. Cristianissima... un mille cinquecento ottanta anni si matrimonio dopo il peccato, e fu fallo Gonfaloniere... 8. Vit. S. Gir. 5. (Mt.) E dopo queste cose Girolamo fa che dopo il dosso chedetto e fatto era, li Bocc. g. 4. n. 8. Dopo alquanto spazio la giovane... comincio a dire. [t. ] Di pers. e di tempo insieme. Vang. Viene un piu ridire (soltint. seguite, sentite). [t. I Di successione non mollo interrotta d azione e di molo. Vang. L un tempo, e vale Di poi, da Seniori. [t.] Con jl .| Accordalo nello slesso la tribolazione di quei di. Molto, Poco dopo. [t.] confessione torno a pescare. che io dopo di te che segue. Dopo non molti giorni. [t.] Quasi eli. sollint. il verbo. Dopo queste cose, io alla porla dopo rendute le dopo le mura, o dopo : Dopo questo, dopo tutto questo, dopo tutto, nel senso del fr. Apres cela, apres tout, che italianamente direbbesi, Oltre a questo, o Nonostante cio, o Insomma, secondo i casi. 2. [t.1 Trusl. D ordine inlellell. e mor. Dopo Dio, dico dopo i nostri, dopo Dopo Dio, debbo grazie a voi. 5. E per Dietro. Pass. 72. (C) Il e dimostra ordine di luogo aveva ascoltato e osservato cio sepoltura nella bocca della spilonca. Cump. ani. Test. 26. (Man.) perche non ti chi dubitera che dopo gli altissimi monti non sia una profonda valle? Dani. Inf. 21. Mi disse: giu t acquatta Dopo uno scheggio, ch alcun schermo t Iiaja. E Par. 2. (M.) Rivolto ad essi (specchi) si s ordino la sua Ti stea un lume. Nov. ant. 44. E quel cotal marito era dopo la parete della camera. Nat. S. Giov. Bat. 18. Quella (Sara) rise dopo l uscio. [Camp.] Met. i. (sciogliete i cinti vestiri, e gittate l ossa della grande madre dopo il dosso (post lergum). = Cecch. Dot. 1.1. (Mi.) Egli e meglio che io te lo dica in faccia che dopo le spalle. 4. E variamente. Cavale. Pungil. 142. (M.) L adulatore e anco come quella voce e quello boato che risponde me dopo me. Taluni usano i monti, a chi grida (cioe, dalle mura e dai monti). 5. Andar dopo una cosa, fi//., vale Seguitarla. Filoc. I. che voi siete 4. 2881 (M.) Il quale illuminasli quelle cose che imprima ancora, dopo il salario, una lasciasti andare dopo la nostra fra esso e il verbo. Ne intra gli uomini dissoluti ando dopo la lussuria della carne. (E frase scritturale.) Seal. Claustr. 459. Siete andati dopo li vostri vani desiderii, e dopo le concupiscenze carnali. fi. [Camp.] f.irc dopo, per Andar dietro, in signipeanza di Parteggiare, Adorare, ecc. Non coni. tenne celatamele dietro. Non coni. Vit. SS. Pad. mollo inclinevoli di gire dopo li l)ii altrui. 7. avv. preposto. quegli a un nome l con cui tu seguiranno. Dani. Puff/. la particella Clio. Vas. li. pusillum). Bocc. Intr. lit. (C) Ciompi, e che Michele di venuta di Monsignor mio Illustrissimo. 3. (M.) E I dopo Lansac viene a S. M. S. Greg. 1. 8. (C) Da dopo i barbari. Non e poi con 3. Ancora Cic. I. 5. Dopo al non rimanga selle di. Salinai. Arcad. Dopo dei quali toccava a Montano l ultimo pregio. !). E col terzo caso. Bocc. Nov. 23. 20. (C) Ter alcuna cagione non molto passi. |t.] D. i. 8. marito andare infino a Genova. Fiamm. 4. 102. Od in un caso l esalti, od in un altro il deprimi, o dopo alla data felicita aggiugui agli animi nuovo cure. Mor. S. Greg. 31. 16. (Mt.) E dice : E cosi al famiglio che ora a pigliare diletto, quando tu non sai quello seguira dopo a le? |Camp.] Avv. Allegr. e non al nome terzo di lo Re comanda all Ammiraglio... = San Greg. Onici. 2. 68. (Gli.) Pietro... dopo alla Posposto il Non a Dopo, in Ser Poi g. 2. n. 8. (M.) ebbe il suo cominciamento bene informato di quello che in circa dopo a che si cominciasse a dire uno degli anni di quello (millesimo). [t.] Piu coni, colf A preposto. Addio a dopo Pasqua. [t.] E anche col Part. per eli. Certuni serbano la dimostrazione a dopo vedulo l esito delle cose. 10. [t.] E col Da, /ani. Per Vang. Subito dopo costrutto prima ho piu rivisto da dopo la villeggiatura in qua. 11. Con l articolo sciocchezza. Vit. S. Frane. 153. Bocc. 325. ediz, Crus. L Academia Dopo l averlo alquanto Inn. 576. (Mi.) Recala quesla Tarlicolo innanzi al Dopo. Bocc, g. 3. re. Trovasi anche averlo ammaestrato. 13. Dopo cena, poi a gaja mensa, A Salvin. guardato. 12. Anche con usato a dopo cena; che fam. piuttosto e a un lieto dopo cena. fi .] Il dopo pranzo, Nel dopo che facesse che, dopo la modo di Sost. amabil venuto, delle erano oscure, e varcheresti Per Eccetto. Amet. (M.) Ma io niuna altra legge imposi alla rivocata anima se non pranzo (piu coni, che II dea, io soia quello che piu aggrada a della sua mente (cioe, eccettuata la Dea). Petr. Cam. 39. Che sol da voi riposo Dopo Dio spera (che, toltone o trattone Dio). 15. [M.F.] Oltre, Praeter. Oli. Comm. Inf. IV. nota 137. Questi (Talele) Jo. 6. Post haec abiit. di naturale filosofia. = Lasc. Cen. 2. ri. 1. Io so 7. (Mt.) E distendi lu di poco era ballo, sola questa riga Non non ci buona mancia. 10. Seguito dal Part. sema l ausiliare Essere o Avere. Dial. S. Greg. 388. (M.) Il e fatto dopo la (.ando dopo gia viziala e contaminata la natura (cioe, dopo essere gia viziala, ecc.). Vit. S. Giov. Gualb. 302. Ritornando non ho che forte di grazie (cioe, aver rendale, ecc.). Dani. Purg. 7. E I buon Sordello in terra frego 1 dito, dicendo: Vedi direbbero Un dopo cena. 14. dopo il Sol partito (dopo essere partilo il Sole). Cor. tante sperieirze di lui... la ogni altra passione m Io i parenti e la patria. durate tante fatiche, corsi lautipericoli, fatte Lett. 1. 150. (Gh.) Sopra morte ce lo ha cosi d improviso rubato.