DOPPIARE. V. a. Addoppiare. Duplicare, aureo lai. Duplare, in Ulp. — Tuss. Gei: 11. 40. (C) E ben cadeva alle percosse orrende slessa progressione fino aWuUimo scacco). contrazione si doppia sopra Per Crescere, o Moltiplicare indeterminatamente. Dant. Inf. torto ; e s io s a sinistra d una armata a doppiar lo se stessa, ripiegandosi. Virg. Huic 282. quando non v abbia a doppiar cordoglio a cordoglio. ancidono a 14. (C) Onde la rena mi doglio, Doppia il martire. Giambutl. Poes. 25. {Man.) Il che doppia l affanno Al cor debile e stanco. Menz. l operazione del doppiamenlo. 1. e crude braccia Clie m 3. [Val.] iV. pass. Fortig. Ricciard. 11. 27. un agnello due madri quando affanno e il rossore. [t.] La persona per dolore o l espugnator un capo, facendo meno giro son. 138. Giunto basta per armos Ada tremit, duplicatque virum, transfixa, dolore. 4. N. ass. Doppiare dicono i pastori del Dare ad E in me doppiossi l una non basta ad allattarlo. ad un parlo due madri, (Gh.) Per doppiare, occorrendo, cioe dare (Fanf.) Laslr. Agric. 3. m ha Amor fra belle grande abondanza di erba, e si veda qualche madre incapace d allevar sola il suo parto. 5. Ed usato a modo di Sosl. secondo il primo significato. Dant. Par. uno nel primo scacco, due lor seguiva ogni scintilla ; Ed eran tante, che 1 numero loro Piu che 1 doppiar dogli scacchi s immilla (cioe, dal conlare 28. (C) Lo ncendio nel secondo, quattro nel terzo, otto nel quarto, e colla Che doppia in lui per 0. [Sei.] Fare Leti. Red. 113. Non staro (Mar.) [Fin.] Passare con uno o piu bastimenti da destra accendea, coni esca Sotto focile nemica, d uno scoglio, d un isola, o d montone. 2. dolore. Pelr. intorno ad essi.