ACCUSAZIONE. [T.] S. f. (/ Accusare. (Non e coni.: ma le colpe e non le dire tuttavia Accusazioni. Prima, terza le orazioni in quegli che accusa.) Plut. 123. E notimi in questi es. alcuni modi vivi da poter convenire ad costui accusa. Sen. Declam. volg. (C) Quando alcuno accusava un Greg. volg. 3. 152. (C) morte, quando quegli dicea la nell accusazione va cercando segnatati», l una orecchia con la mano, dicendo : io voglio guardare questa orecchia netta per , virtu. Guicc. Stor. 1. Vit. volg. 76. 52. La legge sua accusazione, Alessandro si turava nel linguaggio letterario ascoltare accusa potrebbersi accusazione di Verre. Alle quali accusazioni non con minor veemenza rispose. Nard. Stor. 1. 184. Dello quali accusazioni egli s andava argutamente purgando. Cavale. B. Retar. 273. (C) Cicerone nel quarto libro dell Accusazione contro a Vene. Ross. P. Sveton. volg. 2. 175. Fingevano (delle orazioni) in difensione, ovvero in accusazione di quelli che... 2. Slrat. Mor. S. altro di cosa che meritasse La pena che l uomo sostiene per propria sua accusazione. Cavale. Frutt. Ling. Confessione e accusazione con increpazione (C) 287. di se medesimo, cioe che l uomo si biasimi e dispiaccia in quanto peccatore.