CORTEGGIARE. [T.] V. a. Far la corte, Prestare onori e servigi di cerimonia a un potente. Corteggiare un principe. Bemb. As. 3. 209. (C) Ass. vi vadano i giovani... A (C) Dieci donzelle a corteggiare impoverirlo. [F.T-s.J Giov. ined. Accud. Crus. HI. (Gh.) t Ass. Fare a corte il mestiere del buffone. Lib. Viag. (C) 3. 1. 58. corteggiar?8. In 5. torto alle corti o alle [t.] E a far la mattinata povero per averne e prestare piccoli servigi e chi riguardisi o fingasi riguardare ricchi, altri potente, Fare atti di riverenza, i suffragi, o per piu avvezze... Vengono a fare al Io corteggio questi S a corteggiarmi un pipistrel Corteggiare una donna. Cercar di piacerle con atti d amore cerimoniosi. Non so se faccia Per estens., a profondere lodi, donne. Ar. Negr. 1. 4. (C) Tutto il di non Bern. Ori. Fiy. d iron., e senso nien basso, Altezza, e corteggialo anco da Doni G. B. in Lett. Fabr. Ter. cavalier carezze. 2. Del dottissimo sig. Olstcnio, che viene molto onorato e accarezzato da questa non peru assai piu nobile. questi letterati. 6. I giocolari cominciarono a corteggiare. lega bene co letterati. Beni. Bini. 1. 7. (C) tali. [Lai. Hos consector.) i. veniva, Corteggiansi i come corteggia il una civetta. Altra iron. cose, [t.] fied. Leti. funi. di . 367. Accompagnata da quei soliti acciacchi, i quali sogliono corteggiare la vecchiaja. 7. Tener corte, Essere liberalmente cortese. Cron. Veli. 15. (C) {Due volte.)