DIVINIZZARE. |T.I [r.] L amante inesperto divinizza ch altri slimi o Volere o Far le viste di stimi un ente come Dio, altri volere ch 2. Hender divino, approssimando, al numero dee/li dei, ser/nalam. nel senso stor. e erud., piu pr. e Deificare; Divinizzare ha usi piu mod., e piu per estens. [T.j Gli eroi elio divinizzo la fantasia e la gratitudine popolare, furono poi con culto solenne deificali. — Gli Imperatori romani erano deificati d ufficio, nessuno li con lo stralodare, potrebbesi rispondere, di Callimaco si dira che divinizzola zazzera della regina ; non che la deifico, perchi ancora i capelli non sono dei, ne dea la parrucca. o come divino. Dell ascrivere quanl e possibile, a Dio. [t.] L incarnazione divinizzo l umana natura: il Cristianesimo le e uggisce divinizzava in pensiero. divinizza l ingegno, le arti, 1 piu umili ministeri. = Salvin. Pros. 1. 51. (Man.) Che il Petrarca... divinizzasse, per cosi dire, l amore. (In questi usi, Deificare sarebbe oggidi di divozione, prima troppo trepida, Dell esaltare con lodi la pers. quasi cosa sovrumana. Salvin. Pros. i. 231. (Man.) Bice... la quale egli L adulazione moderna non deifica, divinizzata nel suo poema. — E Dis. ac. 5. 191. (Gh.) [t.] rea della antica. — A ma divinizza; e puo pur figurare a se stesso come (Dante) ha, per cosi dire, chi offende umane virtu. 3. e poi chiedendo misericordia: Per l amor di ma cosa. — Si divinizza, ! 4. Del essere piu abietta e piu sopraeccellente, all umanita, pers. o cosa, V. a. Stimare, e Far la donna amata e finisce assai volte che ne fa non donna Dio, non mi divinizzate tanto in fantasia, con parole, con atti men com.) — La fede Ma troppo ardita.