DONNACCOLA. [T.J S. f. Uispr. di Donna, piu volgare che ferma su una qualita speciale. Pare quasi un pegg. del dim. che ha modi dappiu V. anco Donnacchera e cosi puo dire se stessa, mostra sennino: E arte, donno gentile che voglia [t.] Giusti, una donnetta. pero usalo propriam. al senno o alla forza d altro. Di fanciulla che a donne maggiori e migliori. Donnetta puo dirsi piu della forma, puo essere o no della povera o d umile paragonandosi umiliarsi, dell uomo, o per vezzo o per pieta Donnina, in questo senso e in altri, ancora piu gentile e piu esile. Di bambina La Donnucciapuo e lode, di eta: E un donnino, Ha il donnino. Questo secondo si povera, volgare anche d animo. — Tornando a Donnaccola, la e puo essere rezzo essere plebe, sudicia o no. Nel seg. s approssima a Donnicciuola, maggiore ; ,un dire pacato non lo direi o per modestia o per Prov. Tose. 406. Le parole sonanti fanno andare i libri per la ma con piu dispr. ; e rimesso pare da donnaccole. dell bellezza o condizione; ma Donnuccia e DONNUCOLA. [t.] Uomo che abbia i di felli della donnaccola, e una donnaccola. Meno male che Donnaccina.