Il Tommaseo creò attorno a sé una piccola squadra di lavoro. Faranno parte di questa squadra lessicografi e linguisti come Pietro Fanfani e Bernardo Bellini, ma anche gli amici più fidati come Gino Capponi e Antonio Rosmini, oltre a una rete di collaboratori che gli avrebbero fornito giunte e correzioni. Decisiva sarà la collaborazione di Giuseppe Meini, che dopo la morte di quasi tutta la squadra di lavoro porterà a termine la redazione del Dizionario.
Si era originariamente prevista un’uscita di fascicoli mensili a 50 centesimi l’uno, stampati in cinquemila copie.
A febbraio 1859 il primo fascicolo era stampato, ma il progetto subì un’interruzione dovuta agli eventi bellici, e solo nel 1861 il processo riprese a pieno ritmo, con la stampa del secondo fascicolo (e la ristampa del primo, in seguito a variazioni nei principi redazionali).
La mole dell’opera era nel frattempo cresciuta, e i quattro volumi originari erano diventati stretti per tutti i contenuti: si optò quindi per una soluzione ibrida di quattro volumi in otto tomi.
Nel 1865 furono conclusi i due tomi del primo volume e nel 1869 quelli del secondo, assieme al primo tomo del terzo volume.
Solo nel 1871 fu concluso il terzo volume, e il primo tomo del quarto uscì nel 1872.
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